sabato 16 aprile 2011

Un libro, un pensiero - 2

Cime tempestose
di Emily Brontë




Un romanzo di passioni forti, amore, vendetta, pazzia dipinti a tinte fosche. Tutto in una brughiera in cui i rami secchi sono le dita dei morti (e pare di sentire l'eco di Blake! Folly is an endless maze; / Tangled roots perplex her ways; / How many have fallen there! / They stumble all night over bones of the dead).
Non è a caso la citazione, perchè la follia è nel sottofondo di questo romanzo: un suono sottile e continuo che attraversa le pagine. È nella follia che Catherine diventa saggia, perchè inizia a vedere, a conoscere. E qual è la conoscenza suprema (beffarda sapienza degli antichi!), se non quella della proprio morte, la visione della propria tomba? E pulcini diventati scheletri nel nido, freddo presagio di un casa che diventa prigione.
Ma c'è molto di più. Questo è un libro universale, di un'attualità forte e rinnovata; oggi potremmo sottotitolarlo, che ne so, “Tipi da evitare”. Perchè la verità è che esistono persone che ci sono legate solo per farci del male.


lunedì 11 aprile 2011

La sapienza dionisiaca


L'antica leggenda narra che il re Mida inseguì a lungo nella foresta il saggio Sileno, seguace di Dioniso, senza prenderlo. Quando quello gli cadde infine tra le mani, il re domandò quale fosse la cosa migliore e più desiderabile per l'uomo. Rigido e immobile, il demone tace; finché, costretto dal re, esce da ultimo fra stridule risa in queste parole: 'Stirpe miserabile ed effimera, figlio del caso e della pena, perché mi costringi a dirti ciò che per te è vantaggiosissimo non sentire? Il meglio è per te assolutamente irraggiungibile: non essere nato, non essere, essere niente. Ma la cosa in secondo luogo migliore per te è morire presto
da Nietzsche, La nascita della tragedia

domenica 10 aprile 2011

Un libro, un pensiero - 1

Marco e Mattio
di Sebastiano Vassalli




Se dietro ogni Matto c'è un villaggio, qui c'è un intero Secolo, con le sue contraddizioni e desolazioni.
Magnifico. Duro e delicato, cinico e commovente; la Storia è la regina, resa con toni manzoniani (cui Vassalli non è nuovo).
Sullo sfondo, serpeggia quel male alimentare cui i poveri di ogni secolo sono stati votati, così attuale ancora oggi, nel secolo fast-food


venerdì 8 aprile 2011

Un Manifesto


Tutti i post di questo blog sono volutamente brevi. Questo perchè ho sempre odiato leggere post troppo lunghi. Penso che la lettura su schermo sia una condizione innaturale per l'essere umano.
I supporti materiali – come carta, papiro, pergamena – rappresentano invece una naturale estensione del nostro corpo, e sono peraltro funzionali a ciò che di meglio la nostra specie ha prodotto.

Un epitaffio per questa modernità



Gli dèi greci, gli olimpici, erano dèi giovani: prima di loro, i titani. Esiodo ci parla delle età del mondo, lasciando intendere di trovarsi nell'ultima propaggine di un mondo già vecchio. Come se il massimo dello splendore fosse già da relegarsi al passato. 


I medievali dicevano "mundus senescit". Quando Bernardo di Chartres (Bernardus Carnotensis) scriveva "siamo come nani sulle spalle di giganti", pensava analogamente alla grandezza del passato. A me tornano ancora una volta in mente i titani. 


Il mito del progresso è una cosa tutta moderna. Il mito della velocità. 
Ma non è affatto un concetto scontato. E non è detto che non ci si trovi di nuovo a passare dal via. 



giovedì 7 aprile 2011

Exempla Mirabilia - 1



Ma misi me, per l'alto mare aperto
(Inferno XXVI, 100)



Un verso di una bellezza straziante. Lettere che cantando schiudono un mondo, una profondità spaventosa.

In questi versi si sente il mare, ma soprattutto si sente l'uomo.

mercoledì 6 aprile 2011

Su questo blog



Questo blog è un atto d'amore. È l'idea che le parole siano importanti, e che noi dobbiamo loro una cura, un'attenzione speciale. Perché noi viviamo immersi nel linguaggio, e la nostra concettualizzazione del reale passa attraverso il discorso. E poi perché sono belle, e meritano rispetto.